La bellezza della natura è riposta nelle cose vicine e lontane a noi, tuttavia quanto più ci si allontana dagli antropismi tanto più i colori, le forme e le luci della natura si fanno più affasscinanti.
Il mondo che ci circonda è fatto di cose grandi e di cose piccole, noi siamo fatti per cogliere le sfumature che si trovano intorno al mezzo di questo gradiente, siamo meno bravi a scovare le cose piccole, tuttavia chinandosi su di un qualunque fiore e osservando attentamente non è difficile notarequanto magnifiche siano le forme che ci appaiono, se poi si ha la fortuna di scorgere un minuscolo insetto, qualunque esso sia, camminare o semplicemente star fermo su di un minuscolo petalo non si potrà fare a meno di notare quanta bellezza e armonia è riposta nelle cose del mondo naturale.
Bellezza e poco altro, questo è quello che la natura ci offre.


Quid hic? Intueri naturam. Quo munere? Curiosum esse.

martedì 26 febbraio 2008

Gran Paradiso

Quanti sono i colori che vediamo? Quanti quelli che possiamo solo percepire?
il nostro occhio è in grado di 'vedere' e riconoscere solo una piccola parte dell'intera gamma di lunghezze d'onda che ci sono note e che vanno dai raggi x alle onde radio.
Tuttavia attraverso quella piccolissima finestra che chiamiamo banda del visibile possiamo apprezzare spettacoli cromatici davvero incredibili!


 
L'autunno ad esempio si manifesta nelle valli del parco nazionale del GranParadiso con un'infinità di sfumature che vanno dal verde al rosso e facendo attenzione a non colorare più di un singolo Larice con uno stesso colore.



In questo magnifico sfondo si muovono furtivi ma dotati di una discreta confidenza i camosci e gli stambecchi con le loro enormi corna, inoltre non è difficile vedere volteggiare libera sulla propria testa l'aquila reale, la vera regina del cielo.



Tra i colori delle valli di Cogne o di Valnontey spiccano poi i non colori, il bianco delle vette innevate e il nero dei Gracchi Alpini che sfrecciano veloci sullo sfondo azzurro del cielo delle alpi.

lunedì 25 febbraio 2008

Tramonto sulla garzaia


Nei dintorni di un'affluente del Po', nella più classica cornice della pianura padana si scorgono solitari due alberi, residuo di una più estesa formazione precedente, sulle cui chiome è possibile ammirare una magnifica e fotogenica garzaia.
Gli Aironi cenerini che hanno scelto questo sito per la nidificazione sorvolano, si intrecciano, richiamano e si radunano ai loro nidi al termine dell'ennnesimo giorno passato a perlustrare canali, risaie e prati in cerca di pesci, anfibi e quant'altro sia loro possibile mangiare.
Verso il tramonto lo spettacolo raggiunge il suo culmine con le sagome scure dei grandi uccelli che si fondono con i neri rami degli alberi e si stagliano allo stesso tempo contro il cielo aranciato dai raggi inclinati del sole.